Manipur (stato)

Stato di Manipur
Stato di Manipur – Bandiera
Stato di Manipur - Stemma
Dati amministrativi
Nome ufficialeMeetei Leipak / State of Manipur
Lingue parlateindiano, inglese
CapitaleImphal
Dipendente daRegno Unito (dal 1824)
Politica
Forma di governoregno
Nascita1110
Fine1949
Territorio e popolazione
Massima estensione22.372 km2 nel 1941
Popolazione512.069 nel 1941
Economia
Valutarupia di Manipur
Commerci conIndia britannica
Religione e società
Religioni preminentisanamahismo
Religione di Statosanamahismo
Religioni minoritarieinduismo, islamismo, anglicanesimo, cattolicesimo
Classi socialipatrizi, clero, popolo
Evoluzione storica
Succeduto daIndia
Kangla Uttra Sang al forte di Kangla, ex residenza dei re di Manipur. I due Kangla-Sa dragoni Pakhangba vennero distrutti durante la guerra anglo-manipur del 1891 ma sono stati recentemente restaurati.
I principi di Manipur, il colonnello Johnstone, il maggiore Thangal e l'ufficiale europeo a Kohima dopo aver tolto l'assedio dei Naga al forte nel 1880
Un Pakhangba, un dragone araldico della tradizione Meetei ed emblema dello stato di Manipur
La danza Manipuri venne formalmente patrocinata dalla casata reale di Manipur.
Il raja Gambhir Singh (1788–1834) accettò la sovranità britannica per salvare il regno dall'occupazione burmese

Lo Stato di Manipur (detto anche regno di Manipur)[1][2][3][4][5][6] fu uno stato principesco del subcontinente indiano, avente per capitale la città di Imphal.

lo stato si trovò in alleanza sussidiaria con l'India britannica dal 1824, e divenne stato principesco dal 1891. Nel XX secolo aveva un'area di 22.327 km2 e conteneva in tutto 467 villaggi.

Le prime tracce storiche su Manipur si perdono nella narrativa mitica. Il forte di Kangla, collocato sulle rive del fiume Imphal, sorge sul luogo ove sorgeva il palazzo di re Pakhangba[7] secondo la tradizione. Esso venne costruito nel 1632 da re Khagemba, che sconfisse gli invasori cinesi.

  1. ^ Sen, 1992, p.17
  2. ^ Barbara Watson Andaya e Leonard Y. Andaya, A History of Early Modern Southeast Asia, 1400–1830, Cambridge University Press, 19 febbraio 2015, p. 264, DOI:10.1017/cbo9781139051323, ISBN 978-0-521-88992-6.
  3. ^ States Uts - Manipur - Know India: National Portal of India, su knowindia.gov.in. URL consultato il 16 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2021).
    «The independence and sovereignty of Manipur remained uninterrupted until the Burmese invaded and occupied it for seven years in the first quarter of the 19th century (1819-25).Then came British Paramountcy in 1891..»
  4. ^ (EN) Wangam Somorjit, Manipur: The Forgotten Nation of Southeast Asia, Waba Publications & Advanced Research Consortium, 1º marzo 2016, ISBN 978-81-926687-2-7.
  5. ^ (EN) Paul R. Fantz e S. V. Pradeep, Clitoria (Leguminosae) of South Eastern Asia, 1995.
  6. ^ https://press.uchicago.edu/books/HOC/HOC_V2_B2/HOC_VOLUME2_Book2_chapter18.pdf
  7. ^ (EN) Cheithou Yuhlung, The Identity of Pakhangpa: The Mystical Dragon-Python God of Chothe of Manipur, Rochester, NY, 28 agosto 2013, SSRN 2317260.

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